Piccolo Blu: un nido bilingue al passo con i tempi

Piccolo Blu: un nido bilingue al passo con i tempi

Se è vero che i bambini, anche in tenera età, hanno una grande capacità e facilità di apprendimento, l’idea messa in campo dall’asilo nido Piccolo Blu può essere considerata un faro guida per molte strutture del territorio.

Piccolo Blu si trova nel comune di Guidonia Montecelio (RM), a ridosso del confine con Mentana. Nasce dall’idea dell’educatrice Martina Crescenzio, titolare della struttura e educatrice professionista.

UN NIDO AL PASSO CON I TEMPI

La peculiarità di questo nido sta nell’approccio educativo montessoriano e bilingue, realizzato quest’ultimo grazie alla presenza di una persona qualificata che parla esclusivamente in inglese con i bimbi, garantendo in tal modo un valore aggiunto alla comunicazione con i piccoli.

Ho deciso di aprire il Piccolo Blu a Guidonia Montecelio subito dopo la pandemia da Covid 19. Inizialmente fornivamo supporto per qualche ora al giorno alle famiglie che stavano lentamente riprendendo l’impegno lavorativo, ma in poco tempo ci siamo inseriti nel territorio con le prime iscrizioni al nido.” racconta Martina. “Avevo già avuto un’esperienza in un nido bilingue a Roma, dove questa tipologia di strutture è molto diffusa. Ho deciso quindi di applicarla anche qui a Guidonia, avendo visto con i miei occhi quanto sia semplice e utile per i bambini imparare a parlare una seconda lingua. Alcuni asili nido inseriscono attività ludiche per qualche ora a settimana allo scopo di insegnare parole in inglese ai bambini. Io ho preferito un approccio più specifico, puntando all’inglese come seconda lingua per l’interazione quotidiana con i piccoli

UN APPROCCIO CHE COMINCIA A PIACERE

Una visione ancora poco diffusa nei comuni nel quadrante a nord est di Roma, che però inizia a piacere alle famiglie: “Al momento dell’iscrizione all’asilo, il bilinguismo è ancora spesso considerato un valore aggiunto, ma non il criterio principale per la scelta della struttura” continua MartinaUna grande soddisfazione però arriva nel momento in cui i genitori stessi capiscono ‘importanza di questo percorso formativo, esprimendo rammarico qualora i bimbi, una volta usciti dal nido, non avranno modo di proseguire l’insegnamento della lingua straniera alla scuola materna.

Piccolo Blu ospita oggi 17 bambini, una realtà familiare in cui si sviluppa la socializzazione non solo tra i bambini ma anche tra i tra genitori, attraverso laboratori pomeridiani che diventano una vera e propria attività partecipata. Ancora un aspetto da sottolineare è la Pet Education, con le gite in fattoria a fine anno e le mattinate all’aperto durante le quali i bambini entrano in contatto con la natura e gli animali.

UN FARO GUIDA PER LE STRUTTURE DEL TERRITORIO

Un faro per le altre strutture del territorio, dicevamo in apertura, che potrebbe essere preso da esempio per una proposta formativa che guardi al futuro in modo lungimirante e concreto, laddove l’insegnamento dell’inglese continua a confermarsi una prerogativa essenziale per stare al passo con l’Europa.

Basti pensare che lo scorso anno, nella classifica dei paesi non anglofoni in cui però si parla inglese, l’Italia si è piazzata in una posizione di “moderata conoscenza”. Ben lontana, dunque, dalle competenze linguistiche dimostrate dai cittadini dei paesi scandinavi come Norvegia e Svezia. C’è ancora molto da lavorare, soprattutto a livello di mentalità. Martina Crescenzio ha iniziato a farlo con professionalità, seguendo una strada audace. Una strada che, a ben vedere, ha il sapore buono delle cose fatte per bene.

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