Riserva Nazzano Tevere-Farfa: intervista al commissario straordinario Riccardo Luciani

Riserva Nazzano Tevere-Farfa: intervista al commissario straordinario Riccardo Luciani

È una giornata di sole, siamo nel cuore della prima riserva regionale istituita in Italia. Era il 1979 e da allora è cresciuta in notorietà e per numero di visitatori, mantenendo inalterata la sua suggestiva bellezza. Stiamo parlando della Riserva Regionale Nazzano Tevere Farfa, che ad oggi comprende un vasto territorio sui comuni di Nazzano, Torrita Tiberina, Castelnuovo di Farfa, Fara Sabina e Montopoli in Sabina. Ne fa parte anche il Monte Soratte, sacro nei tempi antichi, capace ancora oggi di incantare con natura e leggende che vivono tra le folate del vento.
Ci accoglie il dott. Riccardo Luciani, commissario straordinario della Riserva da ottobre 2023. Con noi c’è anche il dott. Marco Petrelli, direttore dell’ente gestore fresco di nomina. È l’occasione perfetta per fare insieme il punto della situazione sulle prospettive future e sulle potenzialità di questo magnifico scorcio del territorio laziale.

Dott. Luciani, qual era lo stato di salute della riserva al suo arrivo?

Grazie all’oculata gestione di chi mi ha preceduto, lo stato di salute della riserva era buono, sia dal punto di vista finanziario che di conservazione del patrimonio naturale. Tutti i parchi purtroppo devono fare i conti con la carenza di personale, ma con il nuovo concorso bandito dalla Regione Lazio per l’assunzione di nuovi guardiaparco finalmente ci sarà un aumento di 55 unità in tutto.


Partendo da uno stato comunque buono, quali tipi di intervento si sono resi necessari per portare migliorie alla riserva?

Sicuramente ho ritenuto necessario il recupero del sentiero della Fornace, che è il passaggio più suggestivo che abbiamo. La pedana presentava segni di disfacimento e abbiamo già avviato i lavori affinché sia pronta per maggio. Allo stesso tempo stiamo mettendo in atto il recupero di alcuni capanni che non versavano in buono stato.


Ha rilevato altre criticità su cui lavorare?

Si, ritengo sia necessario migliorare il lavoro di comunicazione. La Regione Lazio volle unificare tutte le aree naturali sotto il sito Parchilazio. Uno strumento valido, ma che rischia di essere dispersivo. Con il nuovo direttore Marco Petrelli vogliamo fare un sito internet autonomo e rilanciare la pagina facebook che è molto seguita ma poco aggiornata. Ritengo che i social rappresentino uno strumento utile per la promozioni delle attività che svolgiamo.
Un ulteriore aspetto su cui mi sto concentrando è quello di coltivare la collaborazione con le scuole del Lazio, attività che purtroppo si è affievolita dopo il periodo dell’emergenza da COVID – 19.


Proprio l’emergenza pandemica ha portato a una riscoperta del turismo di prossimità, aumentando l’interesse dei cittadini per le bellezze del territorio in cui vivono. È un interesse ancora vivo o si è affievolito con il ritorno alla normalità?


È assolutamente vivo, tanto che dopo il Covid la Regione ha deciso di intervenire con interventi strutturali creando percorsi vita per l’allenamento ginnico. Ne abbiamo già uno esistente e il 31 dicembre scorso la Regione ha finanziato altri due interventi proprio per favorire le attività all’aperto.


La riserva Nazzano Tevere-Farfa comprende un territorio molto ampio ed eterogeneo, dalla Sabina fino a oltrepassare il Tevere e giungere in cima al monte Soratte. Quale filo conduttore può unire realtà così diverse per creare una narrazione omogenea?


Questo è un aspetto molto importante su cui stiamo lavorando. Quattro fattori si muovono nella nostra riserva: naturalistico, sportivo, archeologico e religioso. Funzionano bene in modo autonomo, ma vorrei si creassero solide basi per un dialogo tra le parti: chi viene a visitare il parco deve trovare il modo di andare anche all’Abbazia di Farfa, al museo di Aldo Moro a Torrita Tiberina, al Bunker Soratte, che è un sito storico di indubbio interesse. Possiamo raggiungere questo obbiettivo attraverso un tavolo permanente di collaborazione con istituzioni e associazioni. Nello stesso tempo facciamo crescere le attività all’interno della riserva. Così è stato con il lavoro di Teverexplora, progetto che comprende un centinaio di associazioni e che è cresciuto fino ad essere incluso in importanti manifestazioni come il Tevere Day. Nel 2024 gli organizzatori hanno pensato e strutturato moltissime attività proprio lungo il tratto di fiume di nostra competenza.


Cosa offre oggi la Riserva ai visitatori?


Escursioni naturalistiche, gita in battello sul Tevere, il noleggio di canoe e biciclette. Dall’8 all1 maggio ci sarà il Farfestival, evento su ambiente e sostenibilità che si svolgerà qui in riserva. A settembre ci sarà invece un festival di letteratura a Torrita Tiberina, proprio per promuovere la nostra realtà attraverso attività non solo naturalistiche ma anche culturali.

Comments

2 risposte a “Riserva Nazzano Tevere-Farfa: intervista al commissario straordinario Riccardo Luciani”

  1. Avatar giannicolombo gualerni
    giannicolombo gualerni

    Bellissimo articolo….ari Complimenti !!!!

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