La commissione ambiente e agricoltura della Regione Lazio, presieduta da Valerio Novelli, ha approvato l’istituzione a monumento naturale del lago ex Snia Viscosa, uno specchio d’acqua venuto alla luce, con la prepotenza tipica di chi si ribella ad un sopruso, tra i palazzi ingrigiti dall’inquinamento che caratterizzano, da sempre, il panorama che offre il quadrante est della capitale.
Manca solo la firma definitiva.
Questo lago nasce come un inaspettato, meraviglioso regalo del destino, come conseguenza di un incidente edilizio avvenuto a Roma negli anni 90.
Incastrato tra via di Portonaccio, via Prenestina e Casal Bertone, il lago ci racconta la sua storia attraverso le voci di chi si è battuto per far sì che divenisse un patrimonio naturale comune.
Nel 1992, a seguito di lavori di scavo per la costruzione di un parcheggio sotterraneo, si verificò un piacevole imprevisto.
Gli scavi, evidentemente mal gestiti, procurarono una profonda crepa nel terreno, andando ad aprire una falda d’acqua che iniziò a fuoriuscire dal sottosuolo saturando l’enorme buca artificiale fatta.
Con la conseguente formazione e la successiva stabilizzazione del bacino d’acqua presente oggi.
La zona in cui sorge il lago si chiamava, un tempo, “Acqua Bullicante” perche percorsa, nel sottosuolo, proprio dalla falda acquifera che ha alimentato il lago in tutti questi anni.
E, come dicevamo, proprio la crepa fatta a questa falda contribuì a riempire l’invaso artificiale creatosi nonostante la ditta responsabile cercò di limitare (nascondere?) il danno provando a far convogliare l’acqua nelle fogne che, invece, non reggendo la pressione, esondarono allagando largo Preneste.
Oggi il lago è una delle poche aree naturali presenti nel quadrante est di Roma ed è considerato di grande importanza ambientale per la presenza di particolari specie, sia animali che vegetali.
Tra piante spontanee, germani reali e martin pescatori, il lago Ex Snia rappresenta una delle più belle realtà in cui la natura si è riappropriata dei propri spazi.
I residenti di zona lo amano e lo tutelano come se facesse parte del territorio da tempo immemore.
Combattendo battaglie contro i tentativi di speculazione di chi nel lago ha visto da subito un buon affare.
E ieri, grazie soprattutto ad un lavoro sinergico tra associazioni di quartiere e istituzioni della regione, si è messa la parola definitiva su ciò che il lago sarà per sempre: un monumento naturale nel cuore di Roma, in una splendida zona di confine tra il centro e quella periferia che rinasce in ogni senso.
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